
Il regolamento ENAC droni, le classificazioni e le normative applicate dall’Aviazione Civile per disciplinare l’utilizzo di un drone
I droni stanno ottenendo numerosi consensi in pochissimo tempo, ma non tutti sanno che esistono delle normative ben precise che regolamentano l’utilizzo di questi dispositivi. Chi decide di comprare un drone per fare qualche evoluzione in compagnia degli amici non deve preoccuparsi troppo, ma se il tuo obiettivo è diventare un pilota professionista o comunque usare i droni nel tuo lavoro, devi informarti quanto prima sul regolamento ENAC droni, stabilito direttamente dall’Ente Nazionale Aviazione Civile.
I diversi tipi di drone secondo il regolamento ENAC
Prima di conoscere le leggi da rispettare, devi sapere dove e cosa andare a cercare. Il regolamento ENAC droni divide i dispositivi esistenti in varie categorie a seconda del peso dei modelli: i droni inferiori ai 300 grammi di peso non richiedono alcun attestato, quelli tra i 300 g e i 4 kg fanno parte della categoria Very Light e quelli tra i 4 kg e i 25 kg appartengono alla classe Light. Una seconda distinzione riguarda l’utilizzo del dispositivo, perché gli aeromodelli identificano i droni usati per piacere o per gioco, mentre i SAPR, Sistemi Aeromobili Pilotaggio Remoto, sono veri e propri strumenti di lavoro.
Le regole di volo per i proprietari di un aeromodello
Il regolamento ENAC droni consente a tutti i piloti di un aeromodello di disporre del proprio drone senza dover conseguire particolari attestati. Ad ogni modo potresti ugualmente partecipare ad un corso per imparare a volare in sicurezza: esistono percorsi Beginner o Advanced per acquisire una migliore padronanza delle tecniche di volo, con giornate di formazione individuale al fianco di piloti professionisti. La sezione VII del regolamento ENAC droni prevede comunque alcuni obblighi per chi usa un aeromodello:
- si può volare solo di giorno;
- è necessario tenere sempre d’occhio il drone;
- il dispositivo può raggiungere un’altezza massima di 70 metri e una distanza non superiore ai 200 metri;
- il volo deve rimanere lontano da edifici o altre strutture, comunque in zone non popolate;
- non si può far passare il drone vicino ad aeroporti o zone proibite.
Le regole di volo per i proprietari di un SAPR
Se vuoi lavorare con il tuo drone nei settori dell’aerofotogrammetria, dell’agricoltura, della sorveglianza e della cinematografia necessiti di un attestato ENAC, che si ottiene al termine di un lungo iter burocratico, ma al tempo stesso è una certificazione spendibile e richiesta per tantissime mansioni. Dopo aver sostenuto una visita medica presso uno specialista ENAC, si deve superare l’esame teorico dopo la frequenza del corso e prendere parte ad una prova pratica, composta da circa 30 missioni. Una volta superate le prove è necessario presentare manuali di volo, piani delle operazioni e analisi del rischio direttamente all’ENAC.
L’attestato rilasciato ha una validità di 5 anni ed è personale, quindi ogni pilota del drone dovrà avere la propria abilitazione. Per missioni particolari, come il volo nei pressi di un aeroporto, in zone dove non puoi vedere direttamente il drone o di notte, dovrai richiedere un’autorizzazione specifica e presentare all’ENAC una documentazione aggiuntiva con tutti i dettagli del lavoro che devi svolgere.
Quali corsi seguire per ottenere l’abilitazione al volo
Il regolamento ENAC droni naturalmente non specifica quali corsi vanno frequentati, quindi sei libero di scegliere l’offerta più adatta alle tue esigenze. Cercando un po’ ti accorgerai che i servizi disponibili sono davvero tanti, l’importante è che la tua scelta preveda un corso teorico da svolgere di persona almeno per il 70%, altrimenti il certificato rilasciato non sarà valido. Sarebbe conveniente inoltre optare per uno dei vari pacchetti che garantisce iscrizione, teoria, pratica e materiale didattico.
Un buon punto di partenza per decidere quale corso fa per te è valutare se dovrai effettuare opzioni di volo critiche, ad esempio vicino a edifici o altre persone, o non critiche. In base a ciò potrai orientarti tra corsi professionali SAPR con attestato ENAC non critico, con attestato per operazioni critiche o con la doppia certificazione critico e non critico.
- Posted by Matteo
- On 1 novembre 2017
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